
LA MONTAGNA CHE AIUTA - Il "Giro Lago" di Ceresole Reale
LA MONTAGNA CHE AIUTA e la UNIONE ESCURSIONISTI TORINO
Organizzano il 29 settembre 2019
Il "Giro Lago" di Ceresole Reale
Località di partenza: Rifugio "Mila"
Località di arrivo: Rifugio "Mila",
Dislivello: 100 m. circa
Difficoltà: T
Tempo di percorrenza: circa 3/4 ore (circa 9 km giro completo)
Ritrovo: parcheggio adiacente al Rifugio alle ore 10.00
Partenza: ore 10.15 circa
Rientro previsto: indicativamente ore 17.00
Mezzi di trasporto: auto proprie
Equipaggiamento:
La gita si svolge su sentiero segnalato. Sono indispensabili: pedule comode, pantaloni lunghi, pile, giacca a vento, mantella o ombrello in caso di maltempo, cappello, occhiali da sole, crema solare, zaino, borraccia. Utili i bastoncini telescopici.
Punti acqua lungo il percorso: assenti
Iscrizioni: entro il venerdì precedente la gita.
Costi: 3 euro(spese organizzative*)
*NOTA La Sottosezione UET del CAI TORINO raccomanda per i partecipanti non soci la copertura assicurativa infortuni ad euro 5,57 al giorno e la copertura "soccorso alpino" ad euro 3,00 al giorno. Per i non soci l'iscrizione deve essere fatta entro il giovedì precedente l'escursione, comunicando data di nascita ed indirizzo.
Accompagnatori:
TRAVERSA GIOVANNA VERA (333-4648226)
GIORDANA ORNELLA
BATTAIN MARCO
BIOLATTO DOMENICA
Cartografia: carta n. 3 Parco Nazionale del Gran Paradiso
Percorso stradale:
Da Torino si percorre la SP 460 della Valle Orco, svoltando sulla destra a Pont Canavese per la Val Soana o proseguendo fino a Ceresole Reale; - da Ivrea (raccordo autostradale Milano) si segue la SP 565 di Castellamonte che si innesta sulla SP 460 a Rivarolo Canavese.
Percorso:
Il parcheggio è ubicato a fianco del rifugio Mila, ad un livello inferiore rispetto la strada carrabile. Nell'area parcheggio, con fondo in stabilizzato, non esiste un parcheggio dedicato ai disabili, ma gli spazi sono sufficientemente ampi da garantire il servizio. Per raggiungere l'inizio del percorso dal parcheggio è necessario affrontare una rampa lunga una decina di metri con pendenza di circa il 20%
Nel piccolo edificio presente nell'area parcheggio ci sono i servizi igienici, costituiti da un ampio antibagno e da due ambienti. Anche se il bagno non è da considerarsi accessibile, visto la presenza di un gradino all'ingresso e la totale mancanza di ausili, gli spazi interni sono abbastanza ampi.
L'intero percorso del Giro Lago di Ceresole Reale può essere suddiviso in tre tratti in base alle caratteristiche morfologiche e alle problematiche di percorribilità.
Tratto 1: Facile
Con partenza dal rifugio Mila si percorre il lato Sud del lago attraverso la zona alberata fino alla diga. Questo tratto è caratterizzato dal susseguirsi di grandi alberi che assicurano ampie zone d'ombra lungo la strada asfaltata larga 4-5 m. Lateralmente la strada è per lo più priva di cordoli o protezioni, occasionalmente solo un muretto di contenimento sul lato destro può fungere da naturale guida e da seduta. I segmenti in salita e in discesa quasi sempre non hanno pendenze rilevanti ma piuttosto si sviluppano costantemente per lunghi tratti.
Tratto 2: Facile
Il secondo tratto si sviluppa interamente sulla diga. Ha una lunghezza di circa 300 m con robuste protezioni laterali e pavimentazione in asfalto ben livellata e con buon livello di manutenzione.
Tratto 3: Difficile
Superata la diga, per raggiungere il terzo tratto del Giro Lago, occorre percorrere un pezzo della SP50 sprovvisto di marciapiede o di percorso pedonale. Dal fondo della diga quindi svoltare a destra e raggiungere la statale. Percorrere circa 200 m verso sinistra e girare nuovamente a sinistra verso il lago, quest'ultima discesa è alquanto ripida anche se breve e si conclude in un'area attrezzata alberata, in prevalenza ombreggiata, con giochi per bambini, area pic-nic, panche e campetto. La passeggiata sterrata che si sviluppa lungo il lato nord del lago è quasi del tutto priva di zone in ombra e presenta un'alternanza di salite e discese. Lungo il sentiero sono inoltre presenti dei massi affioranti dal terreno e dal bordo. Dopo questo tratto inizia il percorso prevalentemente in piano con fondo in condizioni migliori del precedente. Lungo tutto il percorso sono presenti delle sedute, tavoli da pic-nic e panche fisse.
POSSIBILITA’ DI PERCORRERE SOLO MEZZO GIRO DEL LAGO.
Aspetti culturali:
Il più antico Parco nazionale italiano ha una superficie di oltre 70.000 ettari ed è situato per metà in Valle d’Aosta, per l’altra in Piemonte. Accoglie, attorno alla vetta del Gran Paradiso, unica cima oltre i 4.000 metri interamente in territorio italiano, cinque vallate concentriche in cui si trovano tipici ambienti alpini. La creazione dell’area protetta è fortemente legata alla salvaguardia dell’animale simbolo del Parco, lo Stambecco alpino, di cui, dopo la II guerra mondiale, erano sopravvissuti solo 416 capi in tutto il mondo e tutti nel territorio del Parco.
Al fine di garantire lo sviluppo economico-sociale della popolazione del Parco, l’Ente promuove la sperimentazione di metodi di gestione del territorio, idonei a realizzare una integrazione sostenibile tra uomo ed ambiente naturale e tali da preservare il patrimonio naturale. L’Ente promuove nuove attività produttive compatibili e salvaguarda i valori culturali tradizionali presenti nelle attività agro-silvo pastorali, nell’artigianato e nell’architettura locale tradizionale.
Il Parco protegge un'area caratterizzata da un ambiente di tipo prevalentemente alpino. Le montagne del gruppo sono state in passato incise e modellate da grandi ghiacciai e dai torrenti fino a creare le attuali vallate. Nei boschi dei fondovalle gli alberi più frequenti sono i larici, misti agli abeti rossi, pini cembri e più raramente all'abete bianco. A mano a mano che si sale lungo i versanti gli alberi lasciano lo spazio ai vasti pascoli alpini, ricchi di fiori nella tarda primavera. Salendo ancora e fino ai 4061 metri del Gran Paradiso sono le rocce e i ghiacciai che caratterizzano il paesaggio.
La fauna ha il suo emblema nello stambecco, simbolo del Parco e ormai diffuso in moltissimi esemplari. Tra i mammiferi ricordiamo che è possibile incontrare nel corso delle passeggiate camosci, marmotte, lepri, volpi, tassi, ermellini, donnole, martore, faine. È frequente imbattersi anche in rapaci come l’aquila, il gipeto (tornato recentemente a nidificare nell'area protetta), la poiana, il gheppio, lo sparviero, l’astore, il gufo reale, l’allocco e uccelli quali pernice bianca, gallo forcello, coturnice, picchio verde, picchio rosso maggiore, francolino di monte, merlo acquaiolo, pettirosso, tordo, beccafico, rampichino alpestre, picchio muraiolo e molti altri ancora. Molte sono le varietà di rettili, insetti e anfibi, come le vipere, la farfalla Parnassius, i tritoni e le salamandre.
Si fa presente che il raggiungimento della meta terrà conto delle condizioni meteo del momento e sarà deciso ad insindacabile giudizio degli accompagnatori.