• Escursionismo Estivo

Colle del Vento (m 2230) Val Sangone – Percorso ad anello


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Descrizione

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UET organizza  il 25/9/2022

 ESCURSIONE con percorso ad anello al

COLLE DEL VENTO (mt. 2225)

 

 Località di ritrovo :  Corso Regina Margherita ang. Corso Potenza  (ex Ist. Maffei)  alle ore 6.15 e  partenza alle ore 6.30,                                                                    

Orario di inizio dell’escursione: da frazione TONDA nella valle del Sangonetto (mt. 1138) alle ore 8.00                                                      

Dislivello: mt. 1087

Difficoltà : E                               

Tempo di percorrenza: 3.45 ore per il Colle del Vento, 2.45 ore per il rientro su Tonda            

Equipaggiamento:                       

La gita si svolge su sentiero segnalato. Sono indispensabili: pedule o scarponi efficienti, pantaloni lunghi, pile, giacca a vento, mantella o ombrello in caso di maltempo,  cappello, occhiali da sole, crema solare, zaino, borraccia. Utili i bastoncini telescopici.

Punti acqua lungo il percorso: Nessuna su percorso di salita al Colle del Vento

Mezzi di trasporto: Indica nel form di iscrizione, se:

  •       Hai bisogno del passaggio in auto? (SI/NO)
  •       Sei disponibile a portare nella tua auto soci iscritti alla gita? (SI/ NO/NON DISPONGO DI AUTO)
  •        Quale luogo di ritrovo  - fra quelli specificati nella scheda –  intendi raggiungere?

Si ricorda che ciascun componente trasportato è tenuto al pagamento della quota parte del costo di viaggio 

Iscrizioni: 

Entro il giovedì precedente la gita tramite l’apposito form presente in questa stessa pagina web.

Per motivi organizzativi, iscrizioni successive potrebbero non essere accolte.

Dopo la compilazione del form è necessario attendere una e-mail di autorizzazione a partecipare all’escursione.

Nel caso di mancata ricezione della risposta, contattare il sabato mattina, precedente la gita, uno degli accompagnatori. 

A seguito delle nuove disposizioni del CAI Centrale di cui Circolare n. 2005 del 09/05/2022 di aggiornamento,  riguardante le attività  al chiuso e all’aperto, consultabile al link: https://www.cai.it/wp-content/uploads/2022/05/Aggiornamenti-Covid-19-da-1-maggio-22-1.pdfciascun socio che intenda partecipare alle gite è tenuto a :

  • portare con se mascherina e disinfettante come previsto dalle normative

Costi:  3 euro(spese organizzative)

Accompagnatori:

  •        Pier Mario MIGLIORE (336911280)
  •        Luisella CARRUS (3492630930)
  •        Enrico VOLPIANO (3355995142)
  •        Valter INCERPI (3382349550)

Cartografia:Carta dei sentieri e stradale 1:25.000 n°4 Bassa valle di Susa – Musinè – Val Sangone – Collina di Rivoli Fraternali Editore                                                     

Descrizione della gita:

Il colle del Vento si trova alla sommità del vallone del Sangonetto ed è posto tra il monte Muretto e la Punta Costabruna. Qui è stata posizionata una croce metallica e una lapide, cosa di per sé strana poiché questo è un valico, non una vetta. Probabilmente perché è la cosa più significativa di questa splendida valle a due passi da Torino. Da colle vista incomparabile sul sottostante piano del lago Rosso, sui monti della media e bassa valle di Susa e sulle cime che vanno dal Rocciavrè al Villano passando per la Cristalliera, il Malanotte e il Pian Paris.


Giunti alla rotonda posta davanti alla parrocchiale di Giaveno si prosegue per Coazze. Tralasciando varie diramazioni e mantenendosi sempre sul fondovalle, direzione Forno, trascurate le deviazioni per Pontepietra e per Coazze, si raggiunge infine il ponte sul torrente Sangonetto, che non si oltrepassa, ma qui giunti si piega a destra percorrendo la strada asfaltata che prosegue stando inizialmente vicina al corso d’acqua e che poi s’inoltra via via all’interno del vallone. Le svolte che seguono, tutte in ripida ascesa, consentono alla strada di alzarsi progressivamente rasentando minuscole borgate, toccando vari bivi, sino a che si raggiungono le case di Tonda. Appena fuori l’abitato, presso un piccolo slargo, si può lasciare l’auto.

Tralasciando una prima indicazione nei pressi di una bacheca, si risale l’asfalto per un breve tratto sino al primo tornante dove subito si individua e si prende il sentiero segnalato 446 per il colle del Vento. La piacevole traccia che si percorre s’inoltra nel bosco misto presto rasentando un primo insediamento da tempo abbandonato superandone, più avanti, un altro la borgata Barmarola, dove troviamo il bivio per Grangetta, a cui segue un tratto su pietraia sotto una parete rocciosa che anticipa di poco un successivo bivio. Tralasciata la traccia che scende verso Dogheria e Sizi, si prosegue verso monte rimanendo su quella che salendo progressivamente s’inoltra sempre più verso la parte alta della valle. Evidente e ben segnata dalla tacche biancorosse, sempre alzandosi con moderazione, con un lungo, interminabile, traverso nel bosco e qualche svolta raggiunge infine al colle Bè Mulè mt. 1657, posto sul crinale, nel punto in cui si incrocia il sentiero 435 proveniente dal col Bione sul quale ci s’immette.

Seguendo le indicazioni si prosegue per il pian dell’Orso lungo l’evidente traccia che si manterrà sempre sul versante Sangonetto alternando tratti dove si sale ripidi ad altri quasi in piano. Un lungo traverso finale in falsopiano permette di pervenire all’ampia radura mt. 1860 dove sorge la chiesetta dedicata alla Trasfigurazione con annesso piccolo ricovero.

Proseguendo appena sotto il crinale, e stando sempre sul versante Sangonetto, un lungo tratto pianeggiante conduce alla caratteristica fontana di Nuna appena superata la quale il sentiero si sdoppia: quello basso si dirige verso i sottostanti alpeggi di Giaveno Superiore e Inferiore, mentre quello alto si porta a superare il caratteristico ammasso roccioso della Rocca del Montone posto sotto il monte Salancia. L’attraversamento di un erboso pendio consente alla traccia di raggiungere l’ampia conca del Pian Peiroel alla sommità della quale si scorge l’evidente insellatura del colle del Vento mt. 2225 che si guadagna al termine di un ripido tratto. La visuale che s’apre sui monti al di là della conca del lago Rosso è incomparabile, andando dal Rocciavrè alla Punta del Villano, con le vette intermedie della Cristalliera, Malanotte e Pian Paris.

Ridiscesi poi alla conca, nei pressi di una modesta sorgente si lascia l’itinerario di salita per seguire ora il sentiero 420, sempre ben segnato, che per un lunghissimo tratto percorre la sommità della dorsale della Costa Ciapeira che separa la valle del rio Pairent da quella del rio di Palè sino a pervenire alla cappella dell’Alpe di Giaveno con in vista i due sottostanti alpeggi. La traccia, affrontando ora un lungo tratto discendente nel boschetto di larici, perdendo rapidamente quota con continue svolte nel bosco, raggiunge infine il fondo nei pressi di Pian Gorai lasciando sulla destra la notevole cappella. Dopo un breve tratto in piano, scesi ad attraversare il rio Pairent sul nuovo ponte di legno e lasciata la traccia che sale da qui al colle Bè Mulè, si prosegue su quella che scendendo raggiunge prima il caratteristico Roc del Gias, poi le case dirute di Sizi, con la successiva bella sorgente, ed infine il borgo abbandonato di Dogheria. Lungamente continuando stando sempre sulla traccia spesso chiusa dai muretti che la stringono, si raggiunge più avanti un rio le cui acque venivano deviate per alimentare una canaletta di irrigazione, oggi appena evidente, che portava acqua ai prati delle borgate. Al termine di un lungo tratto in piano si esce al tornante sulla strada asfaltata e di qui si scende sino a Tonda dove l’anello si chiude.

  

Si fa presente che il raggiungimento della meta terrà conto delle condizioni meteo del momento e sarà deciso ad insindacabile giudizio degli accompagnatori.


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